#45 - I denti rosa non stanno bene su ogni cadavere
Sul reperto medico-legale dei denti rosa
Benvenut💀 al tuo Appuntamento con la morte, la newsletter che parla di morte dal punto di vista scientifico.
Durante l’ultimo Appuntamento vi ho raccontato come si può morire d’amore con un cuore a forma di trappola per polpi, mentre questo #giovedead vi parlo di un fenomeno curioso che non ha niente a che vedere con l’armocromia: i denti rosa.
Buona lettura,
Sofia @lamedicinageniale
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PS: ragaaa i denti sono la parte del corpo umano che mi fa più schifo in assoluto e ho dovuto guardare immagini oscene per scrivere questa newsletter proprio nella settimana del mio compleanno. Io credo di meritarmelo un indennizzo!!
I denti rosa non stanno bene su ogni cadavere
Se siete appassionati di true crime forse conoscerete già il caso dello strangolatore di Londra: il serial killer britannico John Christie. Ma vi rinfresco la memoria.
Attivo tra gli anni Quaranta e Cinquanta, Christie è noto per aver assassinato almeno otto donne, tra cui la moglie Ethel, nell’appartamento al 10 di Rillington Place, nel quartiere di Notting Hill a Londra. È soprannominato così perché strangolava le sue vittime e, in alcuni casi, ne abusava post-mortem.
Uno dei dettagli più famosi di questo caso è l'errore giudiziario che ne è conseguito, che ha portato all'erronea esecuzione di Timothy Evans, un vicino di casa di Christie. Evans è stato accusato e giustiziato per l'omicidio della figlia e della moglie nel 1950, crimini che si scoprì in seguito essere stati commessi dallo stesso Christie, uno dei giurati del processo Evans. Errore che ha suscitato un ampio dibattito pubblico, contribuendo all'abolizione della pena di morte nel Regno Unito, non prima dell’esecuzione dello stesso Christie avvenuta nel 1953.
Ma c’è un altro dettaglio di questo caso, particolarmente interessante dal punto di vista medico legale ma molto meno noto: il rinnovato interesse per il fenomeno dei denti rosa del cadavere.
(Specifico del cadavere perché i denti rosa si possono ritrovare anche nei vivi ma dovuti ovviamente a cause diverse dalla morte)
Cosa sono i denti rosa?
La definizione denti rosa si riferisce alla colorazione rosa dei denti osservata solo in alcuni cadaveri, caratterizzata da una sfumatura rosso-rosata che interessa principalmente la dentina, risparmiando lo smalto ovvero lo strato bianco che ricopre il dente. Accade a causa della diffusione del sangue dalla cavità pulpare (dove sono presenti i vasi sanguigni) alla dentina attraverso i tubuli dentinali. Lo smalto rimane bianco perché è una struttura minerale estremamente compatta e impenetrabile al sangue.

Il fenomeno è stato descritto per la prima volta nel 1829 da Thomas Bell, zoologo e dentista londinese (sì, nell’Ottocento erano pazzerelli con le specializzazioni) che notò questa colorazione solo in alcuni cadaveri. Nel suo Anatomy, Physiology and Diseases of the Teeth scriveva così:
Ho esaminato frequentemente i denti di persone la cui morte è stata causata da impiccagione o annegamento e ho quasi sempre trovato l'intera dentina colorata con un rosso intenso. In entrambi i casi, lo smalto rimane completamente privo di colorazione.
Dopo le osservazioni di Bell, però, il fenomeno è stato dimenticato per oltre un secolo. Non se ne trova traccia nella letteratura scientifica fino al 1941. Ma l’interesse dei patologi forensi per la comprensione dei denti rosa è stato destato definitivamente dal caso dello strangolatore di Londra.
Durante le autopsie, infatti, è stata rinvenuta la presenza di emoglobina (la molecola che colora di rosso il sangue e trasporta l’ossigeno in tutto il corpo) nei denti di una delle vittime di Christie, indicando la diffusione del sangue nella dentina.
Su quali cadaveri stanno bene i denti rosa
Sia il dottor Bell che i medici legali del caso Christie hanno rinvenuto i denti rosa in persone morte violentemente e, in particolare, per cause asfittiche come lo strangolamento, l’impiccagione e l’intossicazione da monossido di carbonio (causa di morte di alcune delle vittime di Christie).
I primi studi sui denti rosa, dunque, hanno cercato di fare chiarezza sulla correlazione tra comparsa del fenomeno e la causa della morte. Si è notato che sono leggermente più frequenti nei cadaveri morti per asfissia ma l’associazione è così poco rilevante da non poter essere sfruttata per distinguere specifiche cause di morte.
Sembra piuttosto molto più importante l’ambiente in cui si trova il cadavere e il suo stato di decomposizione. I denti rosa appaiono una o due settimane dopo la morte, soprattutto se il corpo rimane in ambiente umido, come l’acqua o i terreni paludosi.
Inoltre, sembrano essere più marcatamente rosa nei soggetti con denti sani, nei quali la cavità pulpare è bella piena di sangue, suggerendo che si possa ritrovare più di frequente nei corpi di persone morte giovani.
Purtroppo gli studi sui denti rosa sono ancora così limitati da non poter dire con precisione a cosa è dovuto il fenomeno e quali caratteristiche personali e ambientali contribuiscono al loro sviluppo. Ma qualcosa sappiamo.
Cosa sussurrano i denti rosa del cadavere ai medici legali
La presenza di denti rosa può fornire alcuni indizi utili nelle indagini forensi. Sapendo che la colorazione rosa appare non prima di una/due settimane dopo la morte possono essere d’aiuto nella stima dell'intervallo post-mortem (il tempo che intercorre tra decesso e ritrovamento del cadavere). Inoltre, visto che i denti rosa sono frequentemente associati a condizioni ambientali specifiche, come l'immersione in acqua o la sepoltura in terreni umidi, possono suggerire l’esposizione del cadavere a questi ambienti ed eventualmente lo spostamento successivo. Infine, nonostante la correlazione con specifiche cause di morte non sia confermata, se considerati insieme ad altre prove di causa di morte asfittica possono contribuire alla certezza della diagnosi.
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Bibliografia
The Anatomy, Physiology, and Diseases of the Teeth. Thomas Bell (1929).
Braga S, et al. Forensic significance of postmortem pink teeth: A narrative review. Arch Oral Biol. 2025;169:106092.
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