Benvenut💀 al tuo Appuntamento con la morte, la newsletter che parla di morte dal punto di vista scientifico.
Durante l’ultimo Appuntamento vi ho raccontato della bara anti-sepolti vivi e di un Guinness tombale, mentre questo #giovedead - dato che è Halloween - ho rispolverato Dracula.
Buona lettura,
Sofia @lamedicinageniale
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Le trasfusioni di Dracula 🧛🏻♀️
Ci troviamo al letto di una giovane paziente insieme al suo medico di famiglia e uno specialista. Una volta terminata la visita, usciamo dalla camera e leggiamo le note che il medico di famiglia scrive nel suo diario clinico.
“Se ieri la sua vista mi aveva impressionato, oggi mi ha inorridito. Era di un pallore spettrale, del colore del gesso; sembrava che ogni traccia di vita avesse abbandonato persino le labbra e le gengive, le ossa del viso sporgevano spigolose; che pena vederla o sentirla respirare.”
Poi seguiamo i due medici lungo il corridoio fino alla stanza successiva a quella della ragazza dove discutono il caso. Lo specialista dice “Terribile. Non c’è tempo da perdere. Morirà per semplice mancamento di sangue che può far funzionare il suo cuore. Bisogna fare trasfusione di sangue subito. Voi o io?”
Nel mentre arriva il fidanzato della paziente, giovane e innamorato, e ai due medici sembra il candidato ideale per fare da donatore di sangue. Lo specialista somministra un sedativo alla giovane, estrae dalla sua borsa gli strumenti per fare la trasfusione e trasfonde il sangue “da vene piene a vene vuote”.
La trasfusione ha effetto positivo e la ragazza si riprende ma dopo un paio di giorni i medici la ritrovano “come svenuta, più orribilmente bianca e sfinita che mai. Bianche erano anche le labbra, con segni di recessione gengivale, come a volte si riscontra nei cadaveri dopo un lungo decorso”.
Non c’è tempo da perdere! Questa volta il medico di famiglia si offre volontario come donatore di sangue. Di nuovo la ragazza si riprende e di nuovo dopo un paio di giorni viene trovata pallida e quasi in fin di vita. Questa volta tocca a un amico di passaggio offrirsi per riempire le vene della giovane con il suo sangue. Dopo pochi giorni, la paziente necessita di altro sangue che viene infuso direttamente dal braccio del medico specialista.
Nonostante questa ragazza abbia “accolto nelle proprie vene, in un breve periodo, il sangue di quattro maschi robusti” dopo circa 10 giorni dall’inizio dei sintomi i suoi occhi si chiudono, il respiro si fa “stertoroso” e, infine, cessa per sempre. È morta.
Un caso clinico da romanzo
Il caso clinico che vi ho descritto è quello di Lucy Westenra, la prima vittima del vampiro nel romanzo più celebre di Bram Stoker: Dracula.
La povera ragazza ogni notte in cui rimane da sola nella sua stanza viene visitata dal conte Dracula che mordendola sul collo le succhia il sangue. La perdita, però, non viene adeguatamente compensata dalle trasfusioni e alla fine Lucy muore. Secondo il dottor Van Helsing la causa del decesso è: arresto cardiaco dovuto a una gravissima anemia emorragica. Una riduzione drastica dei livelli di emoglobina (la molecola che trasporta l’ossigeno ai tessuti permettendo il loro corretto funzionamento) dovuta alla fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni verso, in questo caso, lo stomaco di Dracula.
Ma siamo sicuri sia andata così?
Lucy Westenra viene trattata con il sangue di quattro persone diverse senza che i medici testino la compatibilità tra i gruppi sanguigni. Al giorno d’oggi sappiamo che trasfondere sangue da un paziente a un altro saltando questo passaggio espone il paziente ricevente a un elevato rischio di sviluppare effetti avversi, anche letali. Se il romanzo fosse stato scritto esattamente così e ambientato nel 2024 tra le cause di decesso si potrebbe sospettare anche una reazione trasfusionale emolitica acuta. Ma Bram Stoker ha pubblicato Dracula nel 1897 quando i gruppi sanguigni non erano ancora stati scoperti e le trasfusioni erano solamente dei trattamenti sperimentali. La diagnosi post-mortem fatta da Van Helsing, quindi, è la più probabile.
Le trasfusioni e la scoperta dei gruppi sanguigni
Le prime trasfusioni da essere umano a essere umano sono state eseguite nel 1828 quando l’ostetrico inglese James Blundell ebbe l’idea di curare le partorienti affette da emorragia post-partum con infusioni di sangue prelevato solitamente da un membro della famiglia. I risultati ottenuti erano imprevedibili con donne che recuperavano benissimo e altre che invece morivano dopo poche ore. Per questo motivo, per molti decenni, le trasfusioni venivano utilizzate come ultima spiaggia anche perché c’era un altro problema: il sangue si coagulava dopo pochissimo tempo dal prelievo e quindi donatore e ricevente dovevano trovarsi nello stesso luogo nello stesso momento.
Fu solo nel 1900 che si comprese il motivo per il quale i risultati delle trasfusioni erano così altalenanti: quell’anno il medico austriaco Karl Landsteiner, dopo una lunga serie di esperimenti, scoprì l’esistenza di diversi gruppi sanguigni che oggi conosciamo come sistema AB0. Scoperta che gli valse il premio Nobel nel 1930.
Nonostante l’importante scoperta che ridusse drasticamente le reazioni avverse, le trasfusioni rimasero un trattamento d’elezione finché nel 1914 il medico belga Albert Hustin scoprì che il sodio citrato e il glucosio agivano da anticoagulanti e permettevano quindi di conservare il sangue. Dal 1916, giusto in tempo per trattare i feriti della Prima Guerra Mondiale, le trasfusioni divennero una terapia di routine.
La causa di decesso alternativa di Lucy Westenra
Se Bram Stoker avesse pubblicato il libro qualche anno più tardi descrivendo il caso di lady Westenra, nello stesso identico modo, la causa del decesso avrebbe potuto essere una reazione trasfusionale emolitica acuta. È una reazione immunitaria che si sviluppa nel ricevente che abbia gli anticorpi contro il gruppo sanguigno del donatore. Questi anticorpi si legano ai globuli rossi trasfusi e li distruggono perché li riconoscono come diversi dai propri, degli estranei. I sintomi che si sviluppano sono: riduzione della pressione del sangue, riduzione della frequenza cardiaca e respiratoria, febbre, brividi, la presenza di emoglobina nelle urine che le rende molto scure, dolore al petto e ai fianchi. Le molecole che fuoriescono dai globuli rossi distrutti, inoltre, possono causare danni ai reni fino all’insufficienza funzionale e una condizione spesso fatale chiamata CID (coagulazione intravascolare disseminata) ovvero la coagulazione del sangue all’interno dei vasi sanguigni.
Oggi grazie alla qualità dei controlli, alla capacità di diagnosticare velocemente la reazione e ai trattamenti tempestivi questa reazione avversa è rara (1 ogni 12.000 unità di sangue trasfuse) e ancora più raramente causa la morte (1 ogni 100.000 unità di sangue trasfuse).
Secondo un’analisi bayesiana pubblicata sull’Irish Medical Journal, invece, dopo 4 trasfusioni da donatori con gruppo sanguigno ignoto la povera Lucy aveva solo il 31% di possibilità di sopravvivere.
E in ogni caso sarebbe morta perché così voleva Dracula e così ha voluto Bram Stoker.
- La newsletter continua dopo la bibliografia -
Bibliografia
Harrison. Principi di Medicina Interna. Vol. 1, Cap. 138. Casa Editrice Ambrosiana (2021).
O’Connor M, et al. Bayesian Analysis Of Blood Transfusion In Dracula. IMJ (2016).
Flood, DH. Blood and Transfusion in Bram Stoker’s Dracula. Studies in English, New Series: Vol. 7, Article 21 (1989).
Tutte le citazioni dal romanzo sono tratte da Dracula edizione Rizzoli BUR Deluxe (2020) con traduzione di Flavio Santi.
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🦴 UN PROFILO IG. C’è un nuovo profilo dedicato alla divulgazione nell’ambito dell’antropologia fisica e forense. Si chiama @anatomia_dell_evoluzione e promette bene!! Speriamo che chi lo cura non si arrenda davanti alle infinite e giornaliere rotture di palle di quel social.
📚 UN MANGA. Una mia compagna di classe delle superiori scriveva i nostri nomi su un quadernino nero e mi chiedevo perché. Solo dopo aver iniziato a leggere Death Note ho capito che ci voleva tutti morti! Light Yagami, il protagonista della serie manga in 12 volumi, infatti, riceve in dono da un Dio della morte un quaderno nero tramite il quale può far morire chi desidera solo scrivendone il nome. Sceglierà di usarlo per rendere il mondo un posto migliore uccidendo tutti i cattivi, ma come si decide chi è cattivo? I primi volumi sono più riflessivi e puntano su temi quali i limiti del potere, il ruolo della legge e la corruzione morale, mettendo in discussione la distinzione tra giustizia e vendetta. I volumi successivi sono invece più d’azione ma non per questo meno apprezzabili (io mi sono arenata solo un po’ al 5°).
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Mi sono permessa di mandarti la puntata di oggi di Dracula daily, ormai però siamo agli sgoccioli...
Grazie mille per la menzione e complimenti vivissimi per questa newsletter da cui posso solo imparare.